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Il diario di bordo

 

Il diario consente la ritenzione, cioè la presenza del passato nel presente.[1]

In questa ricerca il diario può costituire un utile strumento per descrivere il lavoro svolto, le tappe percorse, le metodologie seguite e le difficoltà incontrate, fino ai risultati conseguiti.

 

La compilazione del diario è quindi consigliabile ai componenti il Gruppo qualità e -in generale- ai docenti partecipanti al progetto, che potranno utilizzarlo in sede di ripetizione dell’esperienza per approfondirla e modificarla, alla luce delle criticità annotate.

Così nel corso dei focus group destinati ai rappresentanti delle diverse componenti scolastiche per l’elaborazione della mappa della qualità dell’insegnamento, si possono raccogliere osservazioni, reazioni, interpretazioni che possono integrare quelle dei componenti il Gruppo qualità, designati a svolgere il ruolo di coordinatori.


Nell’attività in classe si può far tenere un diario anche agli alunni. L’insegnante potrà così confrontare il proprio modo di vedere una data situazione
con quello degli allievi
.[2]

 

 

 

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[1] P. CALIDONI, op. cit.
[2] J. ELLIOT, A. GIORDAN, C. SCURATI, op. cit.